A scelta 3 stelle e “boutique” oppure 4 stelle e “boutique”
1° giorno: PARTENZA DALL’ITALIA
Partenza da Milano o da Roma con volo di linea internazionale per Luang Prabang.
Pernottamento a bordo.
2° giorno: ARRIVO A LUANG PRABANG
Arrivo all’aeroporto internazionale di Luang Prabang, disbrigo individuale delle formalità doganali, ritiro del bagaglio e incontro con la nostra organizzazione fuori dagli arrivi internazionali per il trasferimento in Hotel.
Sistemazione in Hotel (check-in dopo le ore 14) e tempo a disposizione per breve riposo e per il pranzo libero.
Nel pomeriggio si prenderà parte in una casa locale alla cosiddetta cerimonia “basi”, una pratica tradizionale laotiana attuata come segno di benvenuto per celebrare un evento speciale, come nascite, matrimoni, guarigioni, viaggi, l'inizio di un nuovo lavoro o qualsiasi altro evento significativo nella vita di una persona.
L'obiettivo principale della cerimonia è quello di rafforzare il legame tra la persona e i suoi spiriti, considerati una sorta di "guardiani" che vegliano sulla sua salute e benessere. Si crede che durante momenti di cambiamento o difficoltà, gli spiriti possano allontanarsi, causando sfortuna o malattia. La cerimonia serve quindi a "richiamare" questi spiriti e a riportare armonia ed equilibrio nella vita della persona.
Un monaco o un anziano del villaggio, considerato una figura saggia e rispettata, guida la cerimonia. Vengono recitate preghiere e formule di buon auspicio, mentre vengono legati dei fili di cotone bianco attorno ai polsi dei partecipanti. Questi braccialetti rappresentano il legame con gli spiriti e la protezione che essi offrono.
Al termine, passeggiata orientativa a Luang Prabang con la guida per una prima esplorazione rilassata della cittadina, per alleggerire il jet lag ed entrare nell’atmosfera del sud est asiatico.
Durante il giro si salirà in cima al Mount Phousi, la collina che domina la città e che offre una bella vista panoramica sul Mekong.
Nella via centrale di Luang Prabang ogni sera si svolge un mercatino (night market) in cui è possibile trovare piccoli oggetti artigianali, tessuti, pietanze locali, bevande e souvenir di ogni tipo.
Pasti liberi e pernottamento in hotel.
1° giorno: PARTENZA DALL’ITALIA
Partenza da Milano o da Roma con volo di linea internazionale per Luang Prabang.
Pernottamento a bordo.
2° giorno: ARRIVO A LUANG PRABANG
Arrivo all’aeroporto internazionale di Luang Prabang, disbrigo individuale delle formalità doganali, ritiro del bagaglio e incontro con la nostra organizzazione fuori dagli arrivi internazionali per il trasferimento in Hotel.
Sistemazione in Hotel (check-in dopo le ore 14) e tempo a disposizione per breve riposo e per il pranzo libero.
Nel pomeriggio si prenderà parte in una casa locale alla cosiddetta cerimonia “basi”, una pratica tradizionale laotiana attuata come segno di benvenuto per celebrare un evento speciale, come nascite, matrimoni, guarigioni, viaggi, l'inizio di un nuovo lavoro o qualsiasi altro evento significativo nella vita di una persona.
L'obiettivo principale della cerimonia è quello di rafforzare il legame tra la persona e i suoi spiriti, considerati una sorta di "guardiani" che vegliano sulla sua salute e benessere. Si crede che durante momenti di cambiamento o difficoltà, gli spiriti possano allontanarsi, causando sfortuna o malattia. La cerimonia serve quindi a "richiamare" questi spiriti e a riportare armonia ed equilibrio nella vita della persona.
Un monaco o un anziano del villaggio, considerato una figura saggia e rispettata, guida la cerimonia. Vengono recitate preghiere e formule di buon auspicio, mentre vengono legati dei fili di cotone bianco attorno ai polsi dei partecipanti. Questi braccialetti rappresentano il legame con gli spiriti e la protezione che essi offrono.
Al termine, passeggiata orientativa a Luang Prabang con la guida per una prima esplorazione rilassata della cittadina, per alleggerire il jet lag ed entrare nell’atmosfera del sud est asiatico.
Durante il giro si salirà in cima al Mount Phousi, la collina che domina la città e che offre una bella vista panoramica sul Mekong.
Nella via centrale di Luang Prabang ogni sera si svolge un mercatino (night market) in cui è possibile trovare piccoli oggetti artigianali, tessuti, pietanze locali, bevande e souvenir di ogni tipo.
Pasti liberi e pernottamento in hotel.
3° giorno: LUANG PRABANG
Prima colazione in hotel.
Giornata dedicata alla visita di Luang Prabang, cittadina da secoli considerata il cuore culturale del Laos. Dal 1995 gode della protezione dell’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità: nella penisola che la accoglie, circondata dai fiumi Mekong e Nam Khan, il tempo pare essersi fermato conservando intatta quell’atmosfera suggestiva sprigionata dai suoi spettacolari templi e dai bellissimi edifici in stile coloniale francese.
Sosta al Royal Palace Museum, con la sua collezione di interessanti oggetti artigianali e reperti reali: il complesso fu la residenza del re Sisavang Vatthana che salì al trono 1959 e ancor prima di suo padre Sisavang Vong.
Tappa al magnifico Wat Xiengthong, uno dei templi più raffinati del Paese e celebre per il suo particolare tetto in tipico stile laotiano, risalente al XVI secolo.
Il giro tocca anche il bellissimo il santuario di Wat Mai, edificato nel XVIII secolo come monastero buddista con funzioni di cappella reale ed il Wat Sisoun, suggestivo luogo di meditazione e raccoglimento, adorno solo di un portale in legno finemente cesellato che da solo merita la visita.
Sosta anche all’Arts and Ethnology Centre, il luogo ideale per comprendere la ricchezza di minoranze etniche che vivono in Laos, ciascuna con le proprie usanze e le proprie tradizioni.
Nel pomeriggio, proseguimento fino alle iconiche cascate di Kuang Si dove è possibile rinfrescarsi con una piacevole nuotata in una delle piscine naturali (portarsi costume e salviettone, ci sono cabine per cambiarsi in loco) e/o effettuare una passeggiata lungo i sentieri della foresta.
Nei pressi della cascata è anche possibile visitare il Bear Rescue Centre cioè un’organizzazione che protegge un particolare esemplare di orso Asiatico.
Tempo permettendo, passeggiata poi nel vicino Butterfly Park (chiuso il giovedì), un affascinante giardino dedicato alle farfalle dove si potranno ammirare decine di specie di questi coloratissimi e delicati insetti.
Rientro infine a Luang Prabang.
Pasti liberi e pernottamento in hotel.
4° giorno: LUANG PRABANG
Sveglia al mattino presto per assistere al “Tak Bat”, la questua dei monaci, cioè una lunga processione silenziosa di monaci in abito arancione che attraversa le strade per ricevere manciate di riso caldo e profumato, che la popolazione locale offre in cestini di vimini, mentre il sole sorge.
La raccolta di elemosine mattutina è una tradizione buddista molto affascinante, ancora viva a Luang Prabang e tuttora tramandata di generazione in generazione.
Prima colazione in hotel.
Trasferimento poi al molo e inizio di una piacevole crociera sul Mekong a bordo di una tradizionale imbarcazione (ad uso privato) con varie soste per apprezzare la vita quotidiana e la natura che circondano il grande fiume: il villaggio di Ban Chan è famoso per il suo artigianato in creta le cui tecniche si tramandano da generazioni; dal villaggio di Ban Xieng Men si raggiunge con una piacevole passeggiata il Wat Chom Phet un bellissimo tempio costruito dall’esercito Siamese nel 1880; il tempio reale di Wat Long Khoum è il luogo dove i reali erano soliti dirigervisi per meditare.
Nel pomeriggio, arrivo alle grotte di Pak Ou, delle spaccature nella roccia famose per custodire migliaia di statuette votive di Buddha, di ogni forma, età e dimensione: le più antiche risalgono al XIV secolo. Rientro a Luang Prabang e conclusione della giornata con un’esperienza (minimo 4 persone) che consentirà di entrare in contatto con la popolazione locale in modo unico, spontaneo e divertente: da noi è conosciuto come il “gioco delle bocce”, in Laos si chiama “pétanque”, alla francese e rappresenta una pratica molto popolare tra i laotiani. Nel tardo pomeriggio si potrà giocare qualche partita e consumare qualche birra insieme agli abitanti del posto, prima della cena in ristorante locale “lao BBQ” in una zona fuori dai circuiti turistici: “SinDat” è il tipico barbecue laotiano che si consuma in un’atmosfera informale tra la gente del posto (il cibo alla griglia è prevalentemente a base di carne, è comunque possibile una cena in versione vegetariana a base di riso e verdure).
Al termine, rientro in hotel per il pernottamento.
5° giorno: LUANG PRABANG – TRENO PER VIENTIANE
Prima colazione in hotel.
Al mattino, trasferimento via strada ad una fattoria biologica dove sarà possibile scoprire e comprendere in modo interattivo ciascun passaggio della raccolta del riso e l’uso degli strumenti appositamente creati per le varie fasi.
La visita, condotta da una guida agricola locale, si conclude con un assaggio di pietanze tradizionali ottenute con il riso: l’interazione con i contadini del posto accrescerà l’ammirazione per il popolo laotiano che tuttora coltiva la terra senza l’uso di macchinari moderni, ma con l’aiuto di possenti bufali.
Rientro a Luang Prabang e trasferimento alla stazione ferroviaria in tempo utile per la partenza in treno diretto a Vientiane, capitale laotiana, tranquilla città bagnata dal fiume Mekong che la divide dalla vicina Thailandia e che ne conferisce un aspetto tranquillo e rilassato, con un'atmosfera amichevole e accogliente.
Arrivo e sistemazione in hotel.
In serata, escursione in tuk-tuk per esplorare la città illuminata in versione notturna: sosta presso il tempio That Luang particolarmente suggestivo con il buio grazie ai suoi piccoli stupa dorati che spiccano nel buio. Non distante si sviluppa un mercatino notturno che si percorrerà con la guida, osservando la vita serale della gente del posto, le abitudini culinarie, i prodotti in vendita e gli ingredienti freschi con cui vengono preparati i piatti locali. Dopo qualche assaggio, proseguimento per la cena in ristorante locale.
Rientro in hotel e pernottamento.
6° giorno: VIENTIANE
Prima colazione in hotel.
Giornata dedicata alla visita di Vientiane, originariamente chiamata Viang Chang (“la città della luna”) e diventata capitale del “regno del milione di elefanti” nel 1560 durante il regno di re Setthatirath.
Sosta al più antico tempio della città, il Wat Sisaket con le sue migliaia di statuette in miniatura di Buddha e al Wat Prakeo, cioè la ricostruzione dell’antico tempio reale che in passato custodiva la famosa immagine del “Buddha di Smeraldo”, ora conservata a Bangkok in Thailandia...
Visita del sacro stupa di That Luang, risalente al 1566 e voluto, secondo un’iscrizione, dal re Setthatirath per conservare una misteriosa reliquia del Buddha.
Proseguimento verso l’imponente Patuxay, anche conosciuto come “l’arco di trionfo laotiano”, un memoriale dedicato ai laotiani deceduti in qualsiasi guerra, lasciato parzialmente incompleto, ma divenuto l’inconfondibile simbolo della città. Patuxay significa “porta della vittoria”.
Sosta alla COPE, cioè un centro di riabilitazione e sostegno per persone che hanno subito infortuni a causa delle bombe a grappolo scaricate in Laos dai bombardieri americani durante il conflitto con il Vietnam, rimaste per lunghi anni inesplose nelle campagne del Paese.
Nel pomeriggio, visita del Buddha Park, situato a circa 30 minuti dalla città, con la sua particolarissima collezione di sculture di ispirazione buddista e induista.
Conclusione della giornata con un piacevole tramonto lungo le rive del fiume Mekong: gli abitanti del posto amano ritrovarsi a fine giornata sul lungofiume a passeggiare, fare jogging, chiacchierare con amici e famigliari o sorseggiare una bevanda fresca mentre il sole cala all’orizzonte.
Pasti liberi e pernottamento.
7° giorno: VIENTIANE – VOLO PER PHNOM PENH
Prima colazione in hotel.
Trasferimento in aeroporto in tempo utile per la partenza in mattinata con volo di linea Vietnam Airlines diretto a Phnom Penh.
Arrivo quindi in Cambogia, disbrigo individuale delle formalità doganali ed incontro con la nostra organizzazione locale fuori dagli arrivi internazionali.
Inizio della visita alla capitale cambogiana con sosta al complesso del Palazzo Reale, un insieme di edifici e padiglioni circondato da giardini e fantasiose decorazioni, fatto erigere da re Norodom all’inizio del Novecento sulle ceneri del vecchio palazzo ottocentesco andato distrutto da un incendio. Architetti francesi e cambogiani donarono ciascuno il proprio tocco architettonico al Padiglione Chan Chaya, al Palazzo della sala del Trono, al Padiglione Reale e a quello della Regina, fino alla Palazzina di Ferro progettata da Gustave Eiffel nel 1857.
All’interno del complesso sorge anche la Pagoda D’Argento, così chiamata per le oltre cinquemila mattonelle d’argento (del peso di 1 kg ciascuna) dalle quali è costituito il pavimento: fu edificata nel 1892 per volere del re Norodom, colpito dalla vista di una pagoda simile a Bangkok.
La struttura contiene svariati doni offerti alla famiglia reale provenienti da tutto il mondo e una statua di Buddha in smeraldo.
Proseguimento verso il Toul Sleng, tragico museo prigione testimonianza del sanguinario regime dei khmer rossi e del genocidio perpetrato ai danni della stessa popolazione cambogiana, colpevole di saper leggere e scrivere, portare occhiali, essere insegnanti, medici, professionisti, parlare lingue straniere: si stima che siano state torturate ed uccise circa tre milioni di persone su dodici nell’arco di quattro anni fino al 1979.
Sistemazione in hotel e pernottamento.
8° giorno: PHNOM PENH – SAMBOR PREI KUK – SIEM REAP
Prima colazione in hotel.
Partenza dalla capitale in direzione del capoluogo di provincia Kampong Thom, situato a poco più di metà strada tra Phnom Penh e Siem Reap.
Breve sosta (facoltativa) al villaggio di Skhun, famoso per i suoi ragni giganti, serviti in piccoli sacchetti dai quali si prendono e gustano uno per uno, come le patatine fritte.
Proseguimento fino a Sambor Prei Kuk, il più importante complesso archeologico pre-angkoriano del Paese.
Il sito fu abitato per la prima volta nel Neolitico, ma il periodo di massimo splendore fu tra la fine del VI e l'inizio del VII secolo, quando divenne la capitale dell'Impero Chenla, precursore di quello Khmer, con il nome di Isanapura. È costituito da oltre 100 templi, costruiti principalmente in mattoni e arenaria, sparsi in una vasta area forestale. Molti templi sono in rovina, ma conservano ancora elementi architettonici interessanti, come torri ottagonali, statue di leoni e divinità induiste. È stato inserito nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO nel 2017, a riconoscimento della sua importanza storica e culturale.
Al termine, partenza via strada verso Siem Reap, attraverso risaie, villaggi e paesaggi di campagna: questa era un tempo la cosiddetta “Via Reale” e presso Kampong Kdei si potrà ammirare il ponte in pietra di Spean Praptos, fatto costruire dal re Khmer Jayavarman VII alla fine del XII secolo. Questo ponte in arenaria è un esempio notevole dell'ingegneria khmer dell'epoca: con i suoi 87 metri di lunghezza, 17 di larghezza e 14 di altezza massima, lo Spean Praptos attraversa il fiume Chikreng con una struttura a "falso arco" costituita da 21 campate; le balaustre del ponte sono decorate con Naga, creature mitologiche metà serpente e metà uomo, simbolo di protezione e prosperità nella cultura khmer. Lo Spean Praptos è uno dei pochi ponti dell'Impero Khmer sopravvissuti fino ai giorni nostri e rappresenta una testimonianza preziosa del genio costruttivo di quel periodo storico. Nonostante gli anni trascorsi, il ponte in pietra è talmente ben costruito e robusto che fino a pochi anni fa accoglieva il traffico motorizzato che scorreva lungo l’arteria nazionale nr. 6, quella che unisce Phnom Penh a Siem Reap. Oggi solo pedoni, biciclette e motociclette possono attraversarlo.
Arrivo a Siem Reap nel tardo pomeriggio.
Sistemazione in hotel e pernottamento.
9° giorno: SIEM REAP (ANGKOR)
Prima colazione in hotel.
Gli storici fanno risalire la formazione del regno di Angkor all’802 e la sua fine al 1431: si tratta di due date convenzionali che racchiudono comunque ben sei secoli, durante i quali la potenza dei Khmer raggiunse l’apice del suo splendore.
Il re Jayavarman II, originario dell’isola di Giava, unificò con le armi ciò che restava del regno di Chenla e fondò all’inizio del IX secolo un nuovo impero, fissandone la capitale nella zona dell’attuale Roulos, a 15 km circa da Siem Reap.
Inizio delle visite proprio da Roulos, dove i templi di Prae Ko, Bakong e Lolei rappresentano l’anello di congiunzione tra il regno di Chenla ed il nuovo regno di Angkor, segnando l’inizio dello sviluppo dell’arte Khmer verso l’eccellenza.
Nel pomeriggio visita alla città fortificata di Angkor Thom, passando attraverso la Porta Sud e proseguendo verso lo spettacolare tempio del Bayon che, con i suoi più di duecento enigmatici volti, rappresenta la costruzione centrale sia nell’ubicazione che nella concezione della cittadella stessa. Si tratta di un capolavoro dalla sorprendente struttura formata da 54 torri e che presenta splendidi bassorilievi rappresentanti la vita quotidiana ai tempi dei regni di Angkor e nei quali sono stati contate più di diecimila figure scolpite nella pietra.
Quindi si passa dinnanzi all’imponente Baphuon, eretto da Udayadityavarman II nel 1060 come rappresentazione del monte Meru (il centro dell’universo nell’esoterismo induista e buddista) e si raggiunge il tempio a forma di piramide legato alla leggenda del re ed il serpente, il Pimeanakas.
Proseguimento nella zona dove era situato il palazzo reale e visita alle splendide Terrazze degli Elefanti e del Re Lebbroso, da cui i re e la loro corte assistevano agli eventi che si svolgevano nella grande piazza antistante.
Rientro in hotel.
Pasti liberi e pernottamento.
10° giorno: SIEM REAP - ESCURSIONE A BANTEY SREY, BENG MEALEA, KAMPONG KHLEANG (TONLE SAP)
Prima colazione in hotel.
Escursione alla scoperta del tempio di Bantey Srey, cioè la “cittadella delle donne”, famosa per gli splendidi bassorilievi scolpiti quasi tutti in arenaria rosa e, a detta di molti, superiori per delicatezza e precisione persino a quelli presenti all’interno di Angkor Wat. Banteay Srei fu commissionato da un bramino di nome Yajnavaraha, consigliere del re Rajendravarman II: a differenza di molti altri templi di Angkor, non fu quindi commissionato da un re, ma da un membro della corte reale.
Il tempio è situato a circa 40 km da Siem Reap e viene raggiunto tra piacevoli paesaggi caratterizzati da risaie e villaggi.
A circa una cinquantina di chilometri da Bantey Srey, immerso nella giungla, sorge il grande complesso di Beng Mealea: un tempio con annesso monastero che copre un’area di oltre un chilometro quadrato. Costruito nello stesso stile e dallo stesso re che fece edificare Angkor Wat, Suryavarman II, potrebbe addirittura anche essere stato un prototipo del grande tempio. Essendo privo di bassorilievi, si ritiene possa essere stato tutto affrescato sia all'interno che all'esterno.
Beng Mealea fu abbandonato per secoli, probabilmente a causa del declino dell'Impero Khmer: la giungla lo inghiottì, nascondendolo agli occhi del mondo fino alla sua "riscoperta" nel XX secolo. A differenza di altri templi di Angkor, Beng Mealea non è stato oggetto di grandi lavori di restauro: questo ha contribuito a preservarne l'aspetto selvaggio e autentico, avvolto nella vegetazione.
Proseguimento poi per Kampong Khleang, un villaggio galleggiante situato sulle sponde del lago Tonle Sap, famoso per le sue case su palafitte: durante la stagione secca, quando il livello dell'acqua è basso, le palafitte sembrano quasi grattacieli. Il villaggio ospita anche alcune case galleggianti, che si spostano con il variare del livello dell'acqua durante le stagioni; ha una popolazione di circa 10.000 persone ed è uno dei villaggi più grandi sul lago, oltre ad uno dei più autentici e meno turistici. La sua popolazione vive in modo molto semplice, di pesca e allevamento di coccodrilli.
Conclusione dell’escursione a bordo di una imbarcazione che, attraverso i canali, conduce verso il grande lago Tonle Sap, talmente ampio che non se ne scorgono le sponde. L’imbarcazione si ferma spegnendo il motore per meglio assaporare il silenzio di questo “mare”.
Sbarco e rientro poi in hotel a Siem Reap.
Pasti liberi e pernottamento.
11° giorno: SIEM REAP (ANGKOR) – PARTENZA PER L’ITALIA
Prima colazione in hotel.
La mattina sarà dedicata all'esplorazione di Angkor Wat, il monumento più celebre e maestoso dell'arte Khmer, universalmente riconosciuto come una delle meraviglie del mondo.
Questa imponente struttura in pietra arenaria incanta per la sua straordinaria armonia architettonica e per le raffinate sculture e bassorilievi che la ornano, illustrando con maestria le scene principali dei poemi epici indiani.
Il tempio rappresenta il Monte Meru, la dimora degli dei secondo la mitologia induista: le cinque torri centrali simboleggiano le cinque cime della montagna sacra, mentre le mura e il fossato rappresentano le catene montuose e l'oceano che la circondano. L'accesso ai livelli superiori era riservato alle élite, mentre le persone di ceto inferiore potevano accedere solo al livello inferiore.
Il re Suryavarman II (1113-1150) commissionò la costruzione di questo gigantesco "tempio-montagna", avviando i lavori contemporaneamente da quattro lati per accelerarne il completamento, che avvenne in meno di 40 anni. A differenza della maggior parte dei templi Khmer, Angkor Wat è orientato a ovest anziché a est, il che ha portato molti studiosi a ipotizzare che Suryavarman II intendesse utilizzarlo come proprio mausoleo.
L’importanza di Angkor Wat nella cultura e nell’economia turistica cambogiana è sancita dalla sua rappresentazione nella bandiera nazionale del Paese.
Quindi conclusione dell’esperienza di viaggio con la visita ad uno dei templi più suggestivi e iconici, il Ta Prohm, totalmente immerso nella giungla e volutamente lasciato nelle condizioni in cui fu ritrovato dagli archeologi francesi intorno al 1860, parzialmente coperto dalla vegetazione. L'elemento distintivo di Ta Prohm sono proprio le enormi radici degli alberi di fromager (o kapok) che si intrecciano e si insinuano tra le rovine di pietra, siglando un connubio tra la storia e la forza prorompente della natura stessa.
Al termine, trasferimento in aeroporto in tempo utile per la partenza del volo internazionale di rientro in Italia.
12° giorno: ARRIVO IN ITALIA
Arrivo in giornata all’aeroporto di Milano Malpensa o Roma Fiumicino.
Laos e Cambogia hotel 3 stelle | ||||||
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Da | A | Quote in doppia base 2 pax | Quote in doppia base 3/4 pax | Quote in doppia base 5/9 pax | Supplemento singola | |
01/01/2025 | 30/04/2025 | 4050 | 3600 | 3350 | 420 | |
01/05/2025 | 30/09/2025 | 3970 | 3550 | 3300 | 380 | |
Laos e Cambogia hotel 4 stelle | ||||||
Da | A | Quote in doppia base 2 pax | Quote in doppia base 3/4 pax | Quote in doppia base 5/9 pax | Supplemento singola | |
01/01/2025 | 30/04/2025 | 4300 | 3900 | 3650 | 700 | |
01/05/2025 | 30/09/2025 | 4200 | 3800 | 3550 | 600 |
Partenze dal 20 luglio al 23 agosto 2025
Supplementi di alta stagione aerea (per persona)€ 350